martedì 10 marzo 2015

"Il dannato della settimana" - Beppe Grillo


Canto III - Lo satiro gridante




"Blog Satàn, blog Satàn aleppe!"
ce disse e un si capì parole punte
 lo satiro sboccato detto Beppe,

ch'avea li piedi drento al Flegetonte.
 Et io che riconobbi suo linguaggio
provai ad avvicinarme col mi' Conte,

 ma li dannati come 'ntorno a un saggio
faceano mucchio e aizzati urlavan alto
che lo wi-fi quaggiù non piglia raggio.

 "Chi l'è quel ciarlatano la 'n risalto
ch'appena gliè arrivato nell'inferno
ha già fatto seguaci per l'assalto?".

Rispuosi al Savio mio: "Lo padreterno
glie diede grandi doti da giullare
ma questi da lo sfotter lo governo

passò ben presto quasi a governare.
Così confuso tra le du' carriere
 nel dubbio 'l su' comizio avei a pagare".

"Codesto già mi sta sullo sedere!"
  me disse 'l Sommo da Signor qual dice,
che 'l satiro l'sentì fra le su' schiere:

"Ma vaffanculo te e la tu' Beatrice!"
e tutti a pappagallo a andagli dietro 
di "zoccola" e "baldracca" pòra Bice.

Lo Tosco s'avanzò d'un altro metro
sicché lo tenni bòno e lo persuasi
che 'l fiume era di fòco e non di vetro.

"Se vengo lì comincio a staccà nasi!"
e dopo a me "ma indo' lo tenevate?",
rispuosi: "Nacque fra li genovesi".

E 'l Dotto che a quei già l'avea cantate
tirò giù tutti i santi del creato
madonne e gesù cristi ivi comprese,

poiché lo suo disio non fu ascoltato.
"Lo genovese" dissi "è furbo assai
e non è raro che chi l'ha insultato

di colpo po' la pensi come lui".
E proprio mentre questo andavo a dirgli
lo satiro facea a' dannati sui:

"L'inferno è cosa vecchia cari figli
stampandolo in 3d se po fa nòvo!"
E tutti: "Cazzo, guarda che consigli!".

"Giudizio mio non cambia" fece 'l Probo.
"Ma dagli tempo" dissi "ha gran talento
da vero incantatore e demagogo.

Fondò partito detto Movimento
che «a riveder le stelle» avea per motto
e gente improvvisata in Parlamento".

"E un mi pagò i diritti manco morto!"
sbuffò 'l Maestro e 'l Grillo là distante:
"Fanculo 'l copyright! Che venga tolto!"

e gli altri: "Vaffanculo pure a Dante!".
"Non dar ascolto o Sommo, ha manie grandi
 e modi assai da despota sprezzante

 che chi provava a uscire un po' da' ranghi
 venìa gittato 'n pasto a la su' folla,
e qui non cambia 'l modus operandi

difatti ha solo fatto copia e incolla". 
"Ma allor perché è nel cerchio d'assassini?"
  me dimandò nel giusto la mi' spalla.

"Motivo del perché fu messo quivi
è più per forma che per la sostanza
 poiché per sbaglio fece male a' vivi

e quei tre morti ormai ha sulla coscienza".
Lo satiro frattanto ch'io parlava:
"Ci vol reddito di cittadinanza!"

e tutti: "Cazzo, noi un ci si pensava!".
Nel tempo ch'ero stato lì col Conte
già 'l comico avea iscritti e inaugurava:

meetup sezione Inferno-Flegetonte.
E urlava: "Via co' la raccolta firme
per chiedere al demonio un nòvo camper!"

"Di certo ci sa far" cominciò a dirme
et io a lo Savio: "E pensa che 'l su' greggio
l'ha fatto grazie a un tal che ha zero charme

e manco un parrucchiere, Casaleggio.
Codesto guru dell'informazione
profetizzò sciagure e anche di peggio

et ora nella bolgia in cui si pone
ha 'l collo torto e assieme agli altri maghi
s'è accorto che ha sbagliato previsione

che a dì troppe cazzate poi le paghi".
 "Evviva 'l Movimento 5 Stelle!!"
gridava intanto l'altro e i su' sodali.

"In movimento io c'ho sol le palle!"
me fece il Duca sempre meno Duca
 e più simile ai modi de quel folle.

Ond'io: "Mi sa che a te codesta buca
ti urta e ti contagia" dissi al Sommo
e sì che lui annuiva, il Fanfaluca

bèrciava che lo Cielo stava colmo
sol di raccomandati e minacciava
d'aprirlo come scatola di tonno.

"San Pietro fa la guardia di 'sta fava!",
"Ci vole trasparenza!" disse un altro,
"Oh cinque stelle, il Paradiso chiama!".

 Lo Dotto stufo assai se fece largo
e fecemi: "Or quel che è troppo è troppo,
vedrai lo rmetto subito in letargo"

e dandogli sul capo uno cazzotto
me disse: "Adesso si che so' contento,
   gli ho fatto vede le su' cinque stelle

e le mi' palle un so' più in Movimento!".




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